Sanità, Agus (Progressisti): “Ospedali della città metropolitana di Cagliari ignorati da Consiglio e da Commissione: subito sopralluoghi per valutare i problemi e proporre soluzioni”
«Rispetto ai problemi organizzativi e gestionali degli ospedali della città metropolitana di Cagliari denunciati a più riprese dai responsabili delle strutture e dai pazienti, la Giunta regionale è stata insufficiente e la maggioranza consiliare distratta». Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, chiede la convocazione urgente della commissione Sanità in sopralluogo al Brotzu, al Microcitemico, all’Oncologico e al Policlinico oltre che nei presidii ospedalieri oggi gestiti dalla Asl territoriale.
La richiesta di convocazione urgente è stata inviata oggi al presidente della VI commissione: «È inconcepibile che questi ospedali siano stati esclusi dalla fase di ascolto avviata dalla commissione Salute a inizio legislatura. Si è trovato il tempo per tutto meno che per approfondire i problemi di ospedali fondamentali per il sistema sanitario regionale. E questo mentre il depotenziamento e il sovraccarico di alcuni reparti stanno significando, per molti sardi, la ripresa dei viaggi della speranza. La situazione attuale è decisamente peggiore di quella di tre anni fa, e anche allora avevamo sollevato tutte le nostre perplessità».
«Le strutture vivono una gravissima crisi legata a più fattori. Da una parte subiscono gli effetti che la pandemia, che ha reso necessaria una riorganizzazione e ha portato a un sovraccarico sugli ospedali della città. Dall’altra scontiamo conclamati errori gestionali, come quello che ha riguardato la gestione dei Pronto Soccorso, unitamente alla grave instabilità causata dalla riforma sanitaria approvata dal centrodestra. Resta aperto, a esempio, il dibattito sull’oncologia nel sud Sardegna che nella nuova organizzazione non ha ancora un percorso definito. Ancora, la divisione prevista dalla riforma del Microcitemico tra Brotzu e Asl di Cagliari, attualmente in fase di ricostituzione, se non guidata in ragione delle esigenze cliniche avrà conseguenze pesanti sull’organizzazione della pediatria in tutta la Sardegna. Su tutti questi aspetti l’elaborazione formulata da parte della Giunta è stata carente quando non assente. Proprio per questo è auspicabile e non più rimandabile l’avvio del confronto in commissione Sanità: sono temi», concludono i Progressisti, «sui quali un confronto trasparente, che includa rappresentanze mediche e sindacali, comitati dei pazienti e direzioni delle strutture, può evitare che si compiano errori a cui non sempre si potrà più porre rimedio».