I Progressisti sollecitano la discussione del PL. 329 sul comparto unico dei dipendenti Regione-Enti locali con una richiesta convocazione obbligatoria della prima Commissione prevista dal Regolamento del Consiglio regionale.
La proposta, sottoscritta da tutta l’opposizione, è in attesa di essere analizzata dalla Commissione Autonomia dal mese di maggio dello scorso anno ma non è stata mai inserita nel programma dei lavori del Consiglio regionale.
“È inaccettabile che la Regione non eserciti i suoi poteri per superare le disuguaglianze che si registrano tra lavoratori pubblici che svolgono funzioni simili in enti equi ordinati della Repubblica” – evidenziano i Progressisti – “È evidente che la minor retribuzione dei dipendenti comunali rispetto ai colleghi regionali, mediamente intorno ai 6 mila euro l’anno, diventa un fattore condizionante per chi ha la possibilità di scegliere un percorso professionale economicamente più vantaggioso.”
La proposta depositata in Consiglio regionale punta a dare attuazione ad alcune norme regionali rimaste inattuate nell’ordinamento regionale e che costituiscono il pilastro su cui costruire il nuovo Sistema dell’amministrazione pubblica della Sardegna. “In alcune leggi regionali sono già inseriti alcuni tasselli sul sistema unico delle amministrazioni pubbliche regionali. Con il PL.329 si darebbe attuazione immediata al comparto unico dei dipendenti Regione-Enti Locali con un unico contratto di lavoro omogeneo per categorie e profili professionali. Crediamo che oggi il problema non siano le risorse finanziare, che la Regione possiede ma che non riesce a spendere, ma la volontà politica del centrodestra di voler discutere di autonomia sempre termini evanescenti e mai concreti.”
La proposta prevede l’avvio della contrattazione sul nuovo contratto di lavoro per i dipendenti regionali e comunali prevedendo, come prima ipotesi di stanziamento, 30 milioni di euro anno. Fino alla conclusione delle procedure di definizione del contratto è inoltre prevista l’erogazione di un assegno perequativo integrativo alla retribuzione dei dipendenti comunali che secondo i Progressisti “ contribuirebbe nell’immediato a interrompere questa contesa di personale che crea un danno enorme soprattutto ai servizi erogati dai Comuni.
ph > regione.sardegna.it